INTRODUZIONE ALLA MEDICINA QUANTISTICA              


 
  Trovare il metodo, più semplice per far conoscere, gli argomenti relativi alle questioni della fisica , quantistica e alle sue possibili attuali e future applicazioni, nella cura delle malattie, rappresenta un obbiettivo importante su quale si è strutturata gran parte del mio lavoro. Interessarsi, riflettere, sulla nostra esistenza, indagare, significa iniziare ad aprire uno squarcio su un nuovo mondo, la maggior parte del quale sconosciuto, significa calarsi in questioni di grande rilevanza e fondamentali per la nostra vita.
Riuscire a proporre una visione diversa della vita e per alcuni aspetti svelare l’esistenza di una realtà invisibile impalpabile, eppure reale ed importante, nella quale siamo immersi e dalla quale dipendiamo, diviene fondamentale per dare un senso alla nostra esistenza e non solo ma anche per migliorarla.  Troppo spesso subiamo, inconsapevoli,  le nostre malattie, non conoscendo le ragioni profonde oltre a quelle fisio patologiche. Non conosciamo quali sono le vie della guarigione e non potremo conoscerle fino a quando non sveleremo finalmente chi siamo, dove siamo realmente e cosa rappresentiamo in questo universo in cui viviamo.  Come può essere nato, come si può essere strutturato. Scoprire queste cose significa realizzare la consapevolezza complessiva, significa conoscere il ruolo che effettivamente noi abbiamo ed infine riscoprire così le nostre facoltà dimenticate, smarrite. 
Questa ricerca si snoda attraverso un percorso di studio, di riflessione, lo studio di discipline morali, di pensiero ed anche scientifiche, riscoprendo così verità e conoscenze antiche quanto l’uomo, nascoste dentro noi che riguardano tutto ciò che fa parte di questa nostra esistenza nella materia e nelle altre.
 Così  che con quella speciale consapevolezza possiamo giungere  alla  guarigione, anzi auto guarigione complessiva, interiore e materiale.
Tutto quello che vediamo che ci appare reale, anche noi stessi, in effetti non“esiste” nel senso che questa realtà costituita da materia, con apparente consistenza, è semplicemente l’immagine di un ologramma universale che  viene proposto al nostro cervello. La realtà è che noi siamo una fluttuazione di energia e che la materia che costituisce noi e
  questo universo, in cui siamo collocati, rappresenta un “anomalia” al continium energetico quantistico di cui è costituita effettivamente la realtà. Sono consapevole che questo tipo di affermazioni sono difficili da accettare ma non sono frutto della ma sono le conclusioni a cui sono giunti gli scienziati nell’arco di due secoli di indagini, esperienze e studi.
  Le leggi della fisica classica, per capirsi quella di Galileo e di Newton che regolavano tutti i fenomeni del macro cosmo
quando tentiamo di applicarle nel microcosmo, nell’atomo, queste leggi non sono valide.
  
Introduzione alla fisica quantistica e alla medicina dell’energia

Nella medicina quantistica emozionale e’ fuorviante, considerare la malattia in generale, un fenomeno collegato semplicemente a fattori di disturbo che possonoessere causati da agenti esterni (batteri patogeni, virus, sostanze tossiche ecc.) oppure generata da il malfunzionamento di un organo o più organi, e ricercarne le cause in possibili difetti filogenetici o ereditari.    
Si deve invece considerare la malattia, una perturbazione di tutto l’insieme della struttura dell’organismo che deve essere considerato una struttura  energetica complessiva che manifesta attraverso la malattia la perduta funzionalità collegata ad una scorretta o interdetta acquisizione di informazioni.
Gli squilibri, le perturbazioni che abbiamo accennato sono rappresentative di questioni collegate alla presenza di contraddizioni e di errori nel codice informativo tra il nostro sistema di ricezione, cioè il cervello che  rappresenta la struttura fondamentale che consente l’esistenza della vita in questa forma materiale e le informazioni che invece gli pervengono dal quantum energetico, poiché il cervello, tra le altre cose, ha il compito di decodificare e tradurre tutti i segnali provenienti dal mondo esterno dell’energia. Le soluzioni alle malattie che sono segnali di squilibrio energetico devono giungere dunque dall’esterno e non già dall’interno, come invece agiscono i farmaci.
Le affermazioni precedenti discendono dal fatto che tutto quello che ai nostri limitati sensi appare reale e concreto non lo è!
Quale significato ha l’affermazione che tutto ciò che ci circonda visibile o invisibile, compresi noi stessi, non e’ veramente reale, non e’ stabile, insomma tutto ciò che e’ contenuto in questo universo e’ semplicemente un ologramma.
Per iniziare questo viaggio particolare all’interno della realtà nella quale siamo immersi, è necessario conoscere alcuni elementi e condizioni fondamentali che ci serviranno come supporti insostituibili per poter arrivare a contemplare una dimensione esistenziale e questa nostra realtà sorprendente e insospettatamente, veramente straordinaria. Siccome purtroppo il nostro cervello non e’ in grado di decodificare correttamente tutte le informazioni che gli sopraggiungono, ci crea una illusoria realtà che non e’ altro che un ologramma.
Iniziamo l’esame di questo importante concetto, prendendo in esame un avvenimento ormai assodato dalla scienza che riguarda l’inizio della formazione o creazione se preferite di questo universo. Le ipotesi, le congetture di cosa c’era prima del Big Bang, oppure come si è evoluto l’universo, la sua attuale struttura, sono domande che attendono ancora risposte certe dall’indagine scientifica.
Sicuramente si è trattato di una strutturazione o creazione progressiva, fatta di tante parti via via costituite dalla evoluzione generale, potremmo paragonare tutto ciò alla funzione rappresentata da un “Algoritmo” .
Oppure se invece prestiamo attenzione a quanto affermato da Lao Tze (circa V secolo dC.), il fondatore del taoismo, esso dice:
“…… una “vacua” particella venuta dal “nulla” urtò la grande massa di energia sospesa ….. “non si definisce altro  ma ciò per Lao Tze dette il via alla costituzione dell’universo. Potremo continuare a portare esempi e fare paragoni ancora per molto tempo e troveremo sempre tra loro chiare e profonde analogie.
Insomma come è nato questo universo? Sembra ormai certo che questo universo si sia formato circa 15 miliardi di anni fa a causa di una enorme implosione- esplosione denominata “ BIG BANG” attraverso questa esplosione tutta l’energia sospesa nel nulla è collassata trasformandosi in materia che ha iniziato a propagarsi nello spazio e col passare del tempo ha dato origine all’universo, così come oggi lo vediamo e questo ancora oggi prosegue la sua espansione.
Da quell’ammasso primordiale, una volta che l’energia ha iniziato a trasformarsi in materia, l’universo ha iniziato ad assumere la sua dimensione e la sua forma che è quella che noi oggi vediamo che tuttavia non è definitiva. Il processo di trasformazione è ancora oggi in atto. E’ un processo lento e complesso, infatti all’inizio la materia non era come si presenta a noi oggi ,ma dopo i primi attimi (miliardesimi di secondo) le temperature all’interno dell’ammasso era scese , si fa per dire, da miliardi di milioni di miliardi di gradi, a miliardi di miliardi ed questo aveva consentito di creare particolari condizioni che consentirono di iniziarla costituzione delle prime strutture di materia, nella condizione di  plasma, allora non esistevano ancora gli atomi e neppure la luce, esistevano solamente particelle elementari.
Dopo qualche secondo la temperatura era scesa a qualche miliardo di gradi, in quella condizione le quattro Forze fondamentali dell’universo: la forza di gravità e quella elettromagnetica, la forza di interazione debole e quella forte, non erano separate ma erano unite in una unica forza. All’inizio dunque, erano tutta una sola forza non esistevano differenziazioni.
Il richiamo a queste forze, può per la maggior parte di voi, sembrare fuori luogo o incomprensibile ma dal comportamento di queste forze che sono definite le “ forze fondamentali dell’universo” è possibile osservare lo sviluppo e le varie trasformazioni che si verificavano nell’universo primordiale.
Molto tempo dopo (ovviamente rapportato alla nostra dimensione e percettività del tempo) la grande massa si era ulteriormente raffreddata giungendo a qualche milione di gradi, consentendo alle forze fondamentali che abbiamo detto di separarsi e dare così inizio alla formazione dei primi atomi più semplici.  
Il ciclo di trasformazione è proseguito fino a giungere alla formazione dei primi atomi e dopo 300mila anni dal Big Bang, alla “nascita” della luce.










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